![locandina3](http://www.locandinebest.net/imgk/Rosetta_1999.jpg)
è uno di quei film sconosciuti al grande pubblico,un film belga...
poi fa parte di una serie di film che mi ero segnati incentrati sul mondo del lavoro o sulla mancanza di lavoro...
e infatti in questa storia è cosi....la protagonista non ha un lavoro con una mamma alcolizzata vive in un campeggio..
ad un certo punto c'è un giovane,forse innamorato,che l'aiuta,che gli dà da mangiare da dormire che rischia la vita per lei...
e lei per tutta risposta lo fa licenziare,solo per avere un lavoro...
infatti la tipa è molto orgogliosa....
è un film con quelle atmosfere che piacciono molto a me,ambientato in città ma nelle periferie...nelle zone d'ombra,con quel freddo pungente e la vita che non vale un cazzo....
ma in questi film nonostante la disperazione c'è sempre la bellezza...la vita vera ha un altro sapore...
l'attrice devo dire molto brava ( chissà perché nella mia memoria pensavo avesse 26,27 anni invece è una 18 enne forse meno)...in alcune scene si sente molto la disperazione,il freddo delle mani,l'acqua sporca e fangosa,l'erba che punge....
a proposito del tradimento di rosetta verso l'unica persona che la stava aiutando è strano notare come ci siano pareri discordi...del tipo :
Il rapporto con Riquet si increspa quando Rosetta perde il lavoro dopo appena un giorno, sostituita dal figlio del titolare. Lei adesso vede in Riquet solo il suo aspetto disonesto, parte di quei comportamenti causa di tutti i suoi problemi come il suo ultimo licenziamento. Addirittura esita prima di intervenire in aiuto di Riquet mentre rischia di annegare in uno stagno fangoso presso il campo di roulotte. Disperata e irata, Rosetta fa la spia, nella speranza di poter prendere il posto di Riquet e così è.
fino ad un altro commento opposto del tipo :
Ma Rosetta non si arrende: ha un sogno, un obiettivo: trovare un lavoro onesto, uno status quo che le permetta di emanciparsi, raggiungendo una dignità morale e un orgoglio da “persona normale”. Per far questo è disposta anche a tradire, a infrangere inviolabili regole di amicizia, a far perdere il posto di lavoro all’unica persona che l’aveva aiutata nei momenti di maggiore crisi.Ogni azione è inutile per Rosetta: lei sfugge a ogni contatto,non prova amore, pietà, la sua vita è orientata solo alla sofferenza e all’odio verso gli altri: ne è testimonianza la scena in cui arriva a desiderare la morte di Riquet indugiando fino all’ultimo a salvarlo mentre questi sta affogando
la versione dei due registi :
Ma Rosetta è talmente abbrutita dalla ricerca di un lavoro che tradisce l’unica persona che l’ha aiutata...
Jean-Pierre: Conquistare un lavoro è una guerra, al giorno d’oggi. Non lavorare, se non lo si è scelto, significa essere emarginati dalla società, per cui è pronta a tutto e si riduce a prendere il posto di un altro, pur di averlo. E’ un personaggio ossessionato, si alza ogni mattina come un soldato che va alla guerra, tutte le sue energie confluiscono in questa ossessione e deve difendersi continuamente.
Luc: Rosetta non si da mai per vinta, riparte sempre all’attacco. E’ una sopravvissuta che soddisfa i bisogni primari: acqua, alloggio, cibo. Ha trovato le sue armi, un sistema per sopravvivere: stivali di gomma, scarpe per andare a lavorare, scatole per gli ami, bottiglie per pescare..
Nessun commento:
Posta un commento