sabato 5 gennaio 2013

Un borghese piccolo piccolo

visto il 15 dicembre 2012

è il film che mi sono visto oggi...dopo che ho letto il libro da cui è tratto nel lontano 95...

in realtà volevo vedere un altro film oggi...poi ho scelto questo,per guardarlo dal punto di vista narrativo...

ma il film inizia...con quella roma anni 70 immersa nella pioggia...e penso..

penso agli ultimi anni di vita di Sordi malato...a Crocitti che faceva la parte del figlio morto d'infarto qualche anno fa e a Monicelli ormai vecchio e malato di tumore che si suicida buttandosi dal balcone...

un senso di ineluttabile destino...la vita che finisce...

ma poi questo film  è diverso...Monicelli ha fatto sempre commedie con un retrogusto amaro...invece questo è proprio drammatico...

e poi è del 77...l'anno della mia nascita...

un altro mondo o forse no...gli intrallazzi le ipocrisie i favoritismi...

comunque penso di nuovo in termini narrativi, di smontare l'opera nei suoi pezzi

sapete la struttura dell'eroe,dove all'eroe gli vien rubato il tesoro (in questo caso il figlio) e la storia prende i connotati di una vendetta...

ah il televisore senza telecomando...che dovevi alzarti ogni volta per cambiare canale...me lo ricordo pure io...come mi ricordo anche che non c'erano sempre i programmi in tv...anzi c'ero lo schermo con un coso che faceva uno strano rumore...mentre ora ci sono centinaia di canali che trasmettono ad ogni ora...

ma torniamo a noi..

la struttura narrativa come base della vendetta è qualcosa di semplice:

il tesoro viene rubato/nascosto/distrutto e il protagonista si vendica

(questo tesoro potrebbe essere anche la verginità perduta durante uno stupro)

penso guardando il film che ci sono strutture simili in altri film molto distanti...penso a quel film con Denzel Washington di qualche anno fa dove lui, ex soldato ormai derelitto e ubriacone si affeziona ad una piccola bambina...la bambina viene rapita,si crede sia uccisa e lui si vendica...(Man on Fire - Il fuoco della vendetta)

comunque ritornato alla struttura di questo film

1) presentazione del tesoro ( il figlio,il loro rapporto...il padre sogna grandi cose per lui)
2) accrescimento del tesoro per la quale bisogna superare una prova difficile ( il padre per far superare il concorso al figlio e quindi fargli avere il posto fisso al ministero,decide di entrare in massoneria anche se non ne ha nessuna voglia
3) il tesoro viene rubato ( in questo caso ucciso)
4) vendetta

ecco questo è il film...sembra semplice detto così...invece mi sono emozionato..

nonostante sapevo tutta la storia avendo letto il libro,mi emoziono...e questo succede di rado in un film...sopratutto la morte del figlio...davvero...

ecco quello che voglio in un film in un romanzo,la drammaticità...qualcosa che irrompe dentro come un fulmine...

ma poi tre scene sopratutto mi colpiscono:

quando lui va al cimitero e non hanno il posto per il figlio e ci sono tante bare e tante persone a piangere i loro cari in una babele confusa di grida e pianti che qualcuno sbaglia persino la tomba su dove pregare....una scena di una drammaticità e di un nonsense dell'esistenza incredibile...non sono riuscito a trovarla su youtube...

poi quando lui porta la moglie paralizzata davanti alla assassino legato sulla sedia...lui esce per comprare una cosa e durante questa assenza l'assassino muore mentre la donna grida e una mosca sbatte contro il vetro...

e poi la morte della moglie,il mattino dopo il primo giorno di pensione...lui si alza è l'alba,sta preparando il caffè apre la finestra e vede la moglie morta....

c'è un senso ineluttabile di fine in questo film...a cominciare dalla tanta agognata pensione...che doveva significare riposo,tranquillità...ma è tutto finito...non c'è più nulla di cui stare allegri...non c'è speranza....


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